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Vivere la spiritualità

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Cos’è la spiritualità

La spiritualità ha a che fare con lo spirito che ci abita, con quella parte di noi che trascende la natura fisica e va oltre questa.
L’Anima ha una propria sapienza e ci guida alla ricerca dell’assoluto, di Dio, manifesto in qualunque forma, alla ricerca di risposte per l’espansione della nostra coscienza, risposte che sappiano dare un senso più profondo a tutto quello che viviamo in questa esperienza terrena. La nostra Anima protende verso l’ignoto per potersi ricordare di se stessa, della sua provenienza, della sua infinita essenza. Essa cerca di manifestare i talenti che la caratterizzano in questa vita e si sperimenta nella forma fisica, al fine di accrescerli e moltiplicarli.

Differenze fra spiritualità e religione

La spiritualità spesso viene confusa con la religione, ma ci sono sostanziali differenze fra l’una e l’altra, non solo da un punto di vista formale, ma soprattutto nella sostanza.

Il cammino spirituale di un essere umano è un cammino che si basa sull’esperienza individuale che ognuno di noi vive, con la propria sensibilità, con le percezioni che vanno oltre i sensi materiali e fisici. L’esperienza spirituale, che va oltre la personalità stessa dell’essere umano che la sta vivendo,  non può trovare nei riti, nei dogmi, nei rituali tipici delle religioni risposte esaustive a quella voce interiore che spinge alla ricerca profonda di nuovi significati dell’esistenza.

Come percepire il richiamo della spiritualità

L’essere umano che ricerca una via spirituale percepisce dentro di sé un richiamo che a volte non sa descrivere, è un sentire nuovo che parte dal profondo di sé e lo spinge a cercare risposte sul senso della sua vita aldilà del visibile. Questo richiamo lo porta oltre le percezioni terrene che vive con il corpo fisico e oltre quelle consuetudini che lo collocano in un sistema pieno di confini e regole. Un cammino spirituale è un movimento che parte dalla profondità dell’Anima e porta a fare scelte spesso senza un’apparente logica, ma profondamente sentite, con una sensazione del giusto, guidata e confermata da intuizioni e anche da percezioni extrasensoriali, in chi ne ha consapevolezza e capacità. 

Spesso, in chi vive con piena presenza la propria vita, la spiritualità diventa uno stato dell’essere in cui la personalità stessa va a dissolversi, fino ad anche portare la persona ad esperienze mistiche.
La percezione delle dinamiche della vita che contemplano difficoltà, dolore, paure, è  profondamente diversa per chi le vive con un approccio prettamente logico e mentale. L’essere umano spirituale invece – così lo chiamerò per indicare la persona che percorre un cammino spirituale – ha una profonda fede nella vita e nell’universo, una fede che non ha nulla a che fare con le credenze e le convinzioni, con i dogmi delle religioni, ma che racconta di una pace interiore ritrovata nel saper vivere il momento stesso perfetto così com’è, e quindi in un’ accettazione totale dell’esistenza stessa nella sua manifestazione, nel momento stesso in cui avviene.

La fede dell’essere umano spirituale

L’essere umano che ha una esistenza volta alla spiritualità tende ad affidarsi alla vita, sente cosa è bene per lui e cosa no, si fida del suo intuito e delle percezioni extrasensoriali che si manifestano in vari modi nella sua esistenza. Si accorge delle sincronie che incontra lungo il cammino e che sono come segnali stradali che indicano la via, percepisce affinità, sa comprendere prima di conoscere, si fida di se stesso nella sua manifestazione animica.

Nella mia vita, soprattutto negli ultimi anni, vivo e scelgo per me stessa e per il mio cammino affidandomi soltanto al mio sentire e alle parole dei miei Angeli che mi sostengono con amorevole e costante vicinanza, e posso dire che il più grande insegnamento che ho ottenuto da questo, è l’aver compreso di essermi affidata troppe volte alla mente e al ragionamento, mentre le cose più belle, inaspettate e significative che ho ricevuto sono arrivate quando ho scelto con il cuore, con quella parte che sapeva quale fosse la direzione giusta aldilà del visibile e del consueto per la massa.

Vivere la propria spiritualità è una scoperta quotidiana che porta ad assaporare la vita con tutta un’altra prospettiva. Si comincia col guardare le cose che ci circondano in modo nuovo, si percepisce la bellezza e l’unicità nei dettagli, nelle piccole cose, e con l’andare oltre al pregiudizio, alle paure, agli attaccamenti, permettiamo al nostro percepire di espandersi e di poter apprezzare l’essenza più profonda di ciò che ci circonda: come dentro, così fuori.

Cos’è per te la spiritualità?
Quando senti maggiormente l’unione con il divino?

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